La finestra
della sua stanza si affacciava su un campo grande, vasto come il mare. Spesso
si domandava perché il destino l’avesse legato a quel letto, ma dentro di sé sapeva
che quella non era la fine. Guardava spesso attraverso i vetri e si beava del
cielo azzurro e delle mille sfumature di verde che rendevano viva quella
pianura fatta d’erba e radi alberi. C’era un casolare piantato solo in mezzo
alla campagna e lui poteva vederne in lontananza i muri rossi e le finestre
chiuse come gli occhi di un bel volto assopito. Ogni tanto una delle imposte si
schiudeva ed una donna si affacciava poggiandosi sul davanzale. Era sempre la
stessa e sembrava fosse l’unica abitante della cascina. Poteva avere una
trentina d’anni, o forse più, ma questo non aveva importanza per lui che, non
visto, ne spiava la vita. Maria, così si immaginò di chiamarla, apriva i vetri
per fumare una sigaretta con aria pensosa e lui la vedeva scuotere la testa e
scostarsi dal viso i lunghi capelli neri. Forse voleva scacciare i cattivi
pensieri, e lui avrebbe voluto esserle accanto per condividerli. Altre volte invece poggiava solo le mani sulla
cornice della finestra, tendeva le braccia e fissava fuori, come se avesse
avuto la voglia di saltare giù e scappare, anche se non poteva. Come gli sarebbe
piaciuto porgerle la sua di mano ed aiutarla ad evadere, ma lui stesso era prigioniero
ed impotente in quella stanza troppo piccola per la sua fantasia. E sognò la
libertà, e sognò di andare via, via. E un anello vide già sulla mano di Maria.
I mesi e poi gli anni passarono lenti ed uguali finché la sua costrizione finì
a causa di un miracolo o per uno scherzo del destino. Con i capelli ormai
bianchi, ma col cuore gonfio delle mille speranze dei tanti giorni passati nei
solitari colloqui con lei che non c’era mai stata, raccolse tutto il suo
coraggio ed andò a bussare alla porta della cascina. La chiamò: “Maria!”, ma
ormai da tempo quelle finestre non si aprivano più, anche se lui non se n’era
mai accorto. E fu solo, mentre cadeva la prima neve sulle sue spalle e sul
tetto del rosso casolare.
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