sabato 22 luglio 2017

Il giorno prima d'incontrarti

Credo di essere uscito di casa verso le otto e mezzo per andare al lavoro. Poi mi sono seduto alla scrivania ed ho acceso il computer. Mi aspettavano mille mail e relazioni da evadere. Scrissi a lungo e poi spensi tutto per andare a pranzo.

Il giorno prima d’incontrarti.

Poi ripresi a fare quello che dovevo, come al solito. Alle sei mi alzai e chiusi tutte le cartelle aperte. Lo schermo del pc svanì nascondendo i problemi lasciati per il giorno dopo e mi infilai il giaccone per tornare a casa.

Il giorno prima d’incontrarti.

Una rapida cena, due uova o qualcosa di simile. Il vino versato nel bicchiere che sembrava valere sempre meno di quello che l’avevo pagato, in compagnia di quel crampo allo stomaco che non passava neanche con una falsa promessa di tranquillità.

Il giorno prima d’incontrarti.

Un po’ di televisione e la lettura svogliata di un libro comprato mesi prima che non aveva il potere di distrarmi. A letto, sapendo di dover combattere l’ultima battaglia del giorno contro il sonno che non voleva portarmi via con sé.

Il giorno prima d’incontrarti.

E quindi: la notte. I demoni e le care presenze di tanti anni prima, follie di colori mischiati in un magma sul quale galleggiavo come una barca in balia di frustrazioni mal digerite e di venti di speranza che non sapevo governare.

Il giorno prima d’incontrarti.

Poi tutto questo è tornato ed io ho ripreso in mano la mia vita seduto alla stessa scrivania. Il vino non sa di niente come al solito ed il sonno è sempre il nemico della sera. Ai sogni si aggiungono i ricordi ed un sordo dolore mi strappa una lacrima quando meno me l’aspetto.

Il giorno dopo averti perduto.


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