Take a walk
on the wild side. Quando mr. Hyde incontra il dottor Jekyll non lo riconosce. O
meglio, non distingue una persona diversa da lui. Nei momenti nei quali è
lucido vorrebbe rinnegarlo, non avere niente a che fare con quel brutto
personaggio, prendere le distanze dal delinquente, ma non può. Perché è la sua
dark side, la sua parte nascosta, la sua anima nera che il giorno rinnega, ma la notte accoglie. Non serve la
logica della ragione o la patina di perbenismo, che l’educazione e la civile convivenza
obbligano a indossare, quando calano le tenebre e lo scienziato viene tentato
dall’assaggiare la straordinaria pozione, il lato nascosto si rivela. Vale per
tutti e non si devono consolare le beghine disconoscendo il mostro, perché quella
cosa fuori dall’ordinario e dagli schemi è anche dentro di loro. La natura è là
in fondo. Legata, soffocata, avvinta, nascosta, ma sopita, dormiente, pronta a
risvegliarsi quando una sostanza o un sentimento stracciano i lacci che la
costringono. Non più buone maniere e civiltà, ma ferina manifestazione del lupo
che dentro l’anima digrigna i denti, arruffa il pelo e tira la catena che lo
imprigiona. Dice bene Lou Reed, bisogna fare un giretto nella parte del nostro
inconscio che non vogliamo riconoscere. Dobbiamo fare una passeggiatina per
quei marciapiedi del quartiere malfamato dove nessuna faccia è amica e l’eccitazione
fa il paio con la paura. Giocare con l’io che non siamo noi per ascoltare l’istinto
primordiale, avventurarci in territori dell’anima inesplorati o repressi per
cercare di conoscerci fin dove non ci vergogniamo di ammetterlo. Avere il
coraggio di guardarci allo specchio dopo la trasformazione e non schifarci degli
occhi iniettati di sangue o delle nostre fattezze bestiali, perché quella è una
parte che ciascuno di noi cela dentro, anche se non lo vuole accettarlo.
Aiutati dalla maturità, bisogna aspettare che gli effetti della malefica
sostanza abbiano fine. Poi ritorneremo nei nostri rassicuranti abituali panni
facendo finta di non conoscere mr. Hyde. Ma tutti lo sappiamo bene: è solo una
scorza di educazione che lo tiene nascosto. Fino a quando non faremo un altro giretto
nella nostra wild side.
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